29 settembre 2014
Database per conservare i documenti o database come documento da conservare?
L’Istituto Centrale per gli Archivi alla V edizione del
workshop “Il documento elettronico” (Torino, 28 ottobre 2014), appuntamento annuale nato per iniziativa della Sezione Piemonte e Valle d’Aosta dell’ANAI, in collaborazione con il Politecnico di Torino e con la Fondazione Compagnia di San Paolo con l’obiettivo di confrontare esperienze di lavoro e riflessioni di metodo intorno ai principali temi della
digital curation.
Nell’ambito di questo quinto appuntamento che si è tenuto il 28 ottobre a Torino, presso l'aula magna Lingotto del Politecnico, Stella Di Fazio, ricercatrice ICAR, è intervenuta per illustrare le ontologie definite nel
progetto di pubblicazione dei Linked Open Data del
Sistema Archivistico Nazionale, ponendo l’attenzione sulle potenzialità offerte dal modello di rappresentazione ontologica rispetto all'obiettivo di descrivere in questo nuovo contesto le entità archivistiche del SAN, integrandole con ulteriori classi di oggetti che, pur se nativamente presenti in alcuni sistemi aderenti, non avevano trovato accoglienza nella struttura informativa definita dai tracciati di scambio. Il ricorso al linguaggio RDF OWL e alle altre tecnologie del Semantic Web ha consentito infatti di produrre in un nuovo ambiente dinamico e interoperabile un serbatoio parallelo di
dati SAN in formato LOD in cui poter agevolmente superare i limiti imposti al Sistema da soluzioni tecnologiche meno flessibili che avrebbero reso sotto vari aspetti onerosa l’introduzione di modifiche strutturali o funzionali anche lievi. Nel modello ontologico complessivo del SAN hanno potuto quindi confluire, programmaticamente, tutta una serie di esperienze maturate negli ultimi anni all’interno dell’ICAR, che hanno avuto l’obiettivo principale di recuperare e valorizzare ulteriormente il progetto culturale alla base della Guida generale degli Archivi di Stato, all’interno di un
continuum progettuale teso a rileggere, attualizzare ed incrementare il patrimonio conoscitivo storico istituzionale consolidatosi nel corso di quaranta anni di attività dell’amministrazione archivistica, rendendolo fruibile ed usabile in maniera “trasversale” e interoperabile attraverso il SAN.
È stato così possibile integrare le principali entità rappresentate nel SAN come cardini della descrizione archivistica (soggetto conservatore, soggetto produttore, complesso archivistico, strumento di ricerca) con l’inserimento, nella cosiddetta
ontologia estesa SAN LOD, delle classi Contesto storico istituzionale e Profilo istituzionale, oggetti logici appartenenti al
Sistema Guida generale ritenuti di fondamentale importanza per definire la dorsale informativa storico istituzionale del SAN. A questa medesima finalità deve essere ricondotto il
Progetto per la gestione e l'implementazione dei Soggetti produttori e dei Profili istituzionali della Guida generale degli Archivi di Stato italiani, con cui l'ICAR si è posto l'obiettivo di arricchire e integrare l’informazione storico istituzionale offerta dal Sistema Guida generale, e per suo tramite dal Sistema Archivistico Nazionale. Va sottolineato che nell’ambito di questo progetto ha peraltro trovato sede la sperimentazione delle norme
NIERA, che ha portato alla produzione di osservazioni e contributi utilmente recepiti nella nuova versione dello standard. Tali iniziative trovano concreta e significativa attuazione, in questa ultima fase di attività, nella ridefinizione dell’
Atlante storico istituzionale del Sistema Guida generale in un
modello concettuale ASI in formato LOD completamente rivisitato e integrato da dati storico territoriali, soprattutto a livello di circoscrizioni amministrative postunitarie e relativa toponomastica, recepiti da fonti esterne pubbliche e autorevoli come quelle rese disponibili dall’ISTAT.
Fonte
istituto centrale per gli archivi - icar
Tipologia
notizia