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05 maggio 2015

Il SAN prosegue la cooperazione con il portale europeo degli Archivi APEx

attraverso la interoperabilità dei 117 Archivi aderenti al Sistema Informativo degli Archivi di Stato-SIAS e degli Archivi non statali vigilati.
Aggiornati al 4 maggio i dati degli Archivi di Stato di: Agrigento, Ancona, Asti, Belluno, Biella, Benevento, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Como, Enna, Frosinone, Gorizia, Genova, Grosseto, Lucca, La Spezia, Macerata, Mantova, Padova, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Sassari, Siena, Taranto, Treviso, Verona, Vibo Valentia, Vicenza e dell’Archivio Centrale dello Stato. Sono stati pubblicati i dati di più di 2200 Soggetti Conservatori non statali. E’, infatti, in corso un’attività di pubblicazione massiva sul Portale APEx di dati relativi ai 9236 soggetti conservatori non statali.
L’Istituto Centrale per gli Archivi – ICAR ha completato, aggiornandolo periodicamente, il processo di riversamento in  APEx delle risorse archivistiche (soggetti conservatori, complessi documentari, strumenti, dati inventariali) pubblicate nel Sistema aderente al SAN, tramite la trasformazione dei metadati in formato EAG per i soggetti conservatori e in formato EAD APEx per gli strumenti di ricerca e i complessi documentari sino al livello di unità documentaria, garantendo attraverso un link la relazione con i relativi oggetti digitali. 

In particolare, guardando ai numeri, sono stati caricati i dati di 117 fra Archivi di Stato e Sezioni - tra i quali occorre segnalare l'Archivio di Stato di Bolzano appena aderente alla rete SIAS - che coprono tutte le regioni del nostro Paese con descrizioni suddivise in 11.346 file xml relativi a complessi archivistici di primo livello. Per ciascun soggetto conservatore è stato generato un codice ISIL (International Standard Identifier for Libraries and related organizations), cioè l’identificativo standard internazionale conforme alla norma ISO 15511 per biblioteche, archivi e musei.
In totale sono stati esportati e pubblicati in APEx 605.930 nodi degli alberi dei complessi/dati inventariali.
I collegamenti alle pagine di visualizzazione SIAS di unità che contengono immagini sono pari a 37.015 link.
Il numero dei documenti collegati - cartografie e catasti, disegni di architettura, atti notarili, pergamene e sigilli, diplomatici e carteggi - è pari a 165.809 immagini.
 
 
 

 Archivio di Stato di SIENA, Collezione delle Tavolette di Biccherna

 

 

Il Portale europeo degli archivi è uno dei risultati più rilevanti realizzati dal progetto APEx– Archives Portal Europe Network of Excellence, sostenuto dalla Commissione europea. Nato essenzialmente per accogliere strumenti di ricerca codificati secondo lo standard EAD da singole istituzioni archivistiche (in particolare Archivi nazionali o comunque “grandi” archivi), accoglie oggi dati relativi a circa 200 istituzioni archivistiche per un complesso di 28 paesi aderenti presenti nel Portale europeo degli archivi con parte della propria documentazione archivistica ricercabile online e con informazioni di carattere generale. Tra questi l’Italia partecipa come content provider.
Il portale fornisce informazioni sulla documentazione archivistica di vari Paesi dell’Unione e sulle istituzioni deputate alla conservazione nei territori comunitari, offrendo diversi percorsi di navigazione. Un primo livello permette di cercare informazioni relativie agli istituti di conservazione, partendo dai rispettivi Paesi di appartenenza. Un secondo livello consente di accedere alle guide ai fondi, che forniscono una panoramica del patrimonio conservato da ciascun istituto. Infine, un terzo percorso di navigazione presenta gli inventari, con descrizioni più dettagliate e strutturate della documentazione archivistica, indicazioni sulle modalità per la richiesta di consultazione in sala studio di questi materiali, e, ove disponibili, link alle immagini digitali pubblicate sui siti dei singoli istituti.
I dati sono presentati sulla base degli standard internazionali di descrizione archivistica: gli strumenti di ricerca sono codificati secondo EAD (Encoded Archival Description), le descrizioni degli istituti conservatori secondo EAG (Encoded Archival Guide). Con l'espansione del portale, informano i promotori del progetto, saranno inoltre aggiunte le descrizioni di enti, persone e famiglie produttori di archivi in conformità con lo standard EAC-CPF (Encoded Archival Context - Corporate Bodies, Persons, Families). Infine, l'uso comune di EAD facilita l'interoperabilità col portale della cultura Europeana, consentendo agli istituti partecipanti di fornire i propri contenuti a questo sito, attraverso gli strumenti di back office messi a disposizione dal Portale europeo degli archivi.

 

Fonte

istituto centrale per gli archivi - icar

Tipologia

notizia