NOTIZIE IN EVIDENZA

 

VEDI ANCHE...

 

Monte dei pegni di Offida, Offida (Ascoli Piceno), sec. XVI - sec. XX - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Monte dei pegni di Offida, Offida (Ascoli Piceno), sec. XVI - sec. XX  Linked Open Data: san.cat.sogP.59334

 

Altre denominazioni

Monte di pietà di Offida

      Monte dei pegni di Offida

 

Data di esistenza

 

Sede

Offida (Ascoli Piceno)

 

Natura giuridica

pubblico

Tipo ente

ente di assistenza e beneficenza

 

Descrizione

Con i sopravanzi del Monte frumentario sorse in Offida, nel secolo XVI, il Monte dei pegni, detto anche Monte di pietà, per deliberazione del Consiglio comunale dal quale fu amministrato. Il Monte di pietà prestava denaro su pegno ad un interesse del 2% (bolla del pontefice Leone X). Il Consiglio comunale nominava, ogni anno, due deputati del Monte e ogni due anni un montista depositario. Riceveva un compenso annuo che variò nel corso del tempo. Il Monte, rifornito di denaro con la vendita del grano del Monte frumentario, dovette sovvenzionare più volte il Comune: per restaurare un mulino, per pagare diversi debiti, fra cui quello per il passaggio delle truppe estere. La Congregazione di carità di Offida amministrò il Monte dei pegni con decreto del Commissario generale straordinario, Valerio, del 24 ottobre 1861, questa amministrazione venne confermata nuovamente, con decreto del re Vittorio Emanuele II dell'8 giugno 1865. Dal 1887 il patrimonio del Monte frumentario fu convertito in aumento del capitale del Monte di pietà. Con decreto reale del 5 settembre 1903 la Congregazione di carità ottenne l'approvazione del relativo statuto organico. Vi prestava la sua opera un solo montista, che era contemporaneamente depositario, stimatore e contabile. Nel 1912 il regolamento organico prevedeva un montista ed un perito stimatore.

 

Sistema aderente

SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.

 

URL Scheda provenienza